Il Credito d'Imposta Industria 5.0 sostiene le aziende negli investimenti in tecnologie innovative per promuovere efficienza, sostenibilità e integrazione uomo-tecnologia.
Con il decreto PNRR, approvato dal Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2024, arrivano i crediti d'imposta per la transizione 5.0 a supporto della trasformazione digitale e sostenibile delle imprese.
I crediti d’imposta saranno riconosciuti in relazione a progetti d'investimento effettuati dalle imprese nel biennio 2024-25 che comportino un risparmio energetico almeno del:
3%, a livello di impresa, oppure
5% per il processo produttivo interessato.
La riduzione dei consumi, riproporzionata su base annuale, dovrà essere calcolata con riferimento ai consumi energetici registrati nell’esercizio precedente a quello di avvio di effettuazione degli investimenti, al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico.
Per le imprese di nuova costituzione, il risparmio energetico conseguito, invece, dovrà essere calcolato rispetto ai consumi energetici medi annui riferibili a uno scenario controfattuale, che sarà definito dal decreto attuativo.
Beni Trainanti:
Investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui agli allegati A e B alla legge di Bilancio 2017 (legge n. 232/2016) e che sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, a condizione che, tramite gli stessi, i progetti di innovazione conseguano complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.
In pratica si tratta di beni Industria 4.0 a cui si aggiunge il beneficio del risparmio energetico.
Beni trainati:
possono essere agevolati investimenti in impianti per l’auto produzione di energia rinnovabile destinata all’autoconsumo, escluse le biomasse. I pannelli fotovoltaici, solo quelli inseriti nel registro Enea: quindi prodotti nella UE e classificati secondo tre livelli di alta efficienza.
possono essere agevolate anche spese di formazione sulle tecnologie legate alla transizione digitale ed energetica fino a un massimo del 10% degli investimenti totali o 300.000 euro
I crediti d’imposta 5.0 spettano per gli investimenti effettuati negli anni 2024 e 2025.
Ne consegue che i nuovi crediti d’imposta sono applicabili agli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2024, purché i progetti di investimento comportino un risparmio energetico almeno del 3%, a livello di impresa, o del 5% per il processo produttivo interessato.
Per investimenti fino a 2.5 milioni di €:
- in caso di riduzione consumi energetici dal 3 al 6% per azienda o dal 5 al 10% per processo produttivo -> 35%
- in caso di riduzione consumi energetici dal 6 al 10% per azienda o dal 10 al 15% per processo produttivo -> 40%
- in caso di riduzione consumi energetici superiore al 10% per azienda o superiore al 15% per processo produttivo -> 45%
Per investimenti oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni le aliquote sono rispettivamente: 15%, 20% e 25%
Per investimenti oltre i 10 milioni le aliquote sono rispettivamente: 5%, 10% e 15%
I crediti d’imposta 5.0 sono sempre utilizzabili esclusivamente in compensazione nel modello F24 (anche in un’unica rata), ma il loro utilizzo dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2025.
L’ammontare non compensato entro tale data potrà essere riportato in avanti ed è utilizzabile in cinque quote annuali di pari importo.
Per l’utilizzo dovrà essere presentata, a partire dal 7/8/24, una richiesta al GSE corredata da una relazione ex ante che attesti la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti.
Entro 30 gg sarà necessario confermare la prima richiesta attestando in versamento di un acconto almeno pari al 20% dell'investimento.
Entro il 28/2/26 dovrà essere presentata al GSE una comunicazione finale corredata da:
Una relazione tecnica ex-post che attesti l'effettiva riduzione dei consumi energetici attesi e l'interconnessione dei beni
Una perizia del revisore contabile che attesti la corrispondenza delle spese alla documentazione contabile.